Oggi la nostra vita è caratterizzata dalla drastica riduzione dell’attività fisica durante il lavoro, ciò ha sicuramente notevoli vantaggi, ma implica alcuni effetti collaterali particolarmente nocivi per la salute. La vita sedentaria infatti comporta l’aumento della massa corporea, in particolare della massa grassa, e la diminuita efficienza degli apparati cardio-respiratorio e locomotore. Varie evidenze sperimentali hanno dimostrato che tali effetti possono essere contrastati con l’attività fisica regolare e quindi in alternativa ad altri sport praticabili all’aria aperta (jogging, ciclismo, ecc….), la palestra da diversi anni è concepita come luogo di allenamento per atleti o semplici persone che vogliono dimagrire e per riprendere l’efficienza fisica perduta (o mai posseduta). Se lo scopo è dimagrire bisogna riuscire a bruciare i grassi. Per questo è necessario effettuare l’esercizio aerobico prolungato (aerobico significa con consumo di ossigeno), che può essere praticato sulla Cyclette, che simula il ciclismo, oppure sul Tapis Roulant (nastro trasportatore), che può simulare la marcia o la corsa, sia su terreno pianeggiante che in salita, o su un ergometro per gli arti superiori e sulle più moderne macchine ellittiche, che simulano lo sci da fondo. Questi esercizi devono essere praticati con una intensità medio – bassa (si deve poter chiacchierare con qualcuno) e, non superare le 2-3 volte alla settimana, con sedute della durata di almeno 30 minuti. Tali esercizi hanno anche lo scopo di migliorare l’efficienza cardio-respiratorio e se non ci sono controindicazioni e si desidera stimolarne maggiormente l’efficienza, è utile inserire delle variazioni di ritmo, alternando un minuto piano a un minuto forte, per un totale di 5-6 o più volte nell’arco della stessa seduta. Per potenziare la muscolatura è indicata l’attività con le macchine che permettono di sollecitare quasi tutti i gruppi muscolari, come ad esempio la “Leg Extension” che sollecita gli estensori del ginocchio, oppure in catena come la “Leg Press” che sollecita tutta la catena estensoria dell’arto inferiore. Queste macchine sono dotate di una leva alla quale sono collegati dei pesi e quindi variare l’entità del carico che diventa indispensabile per potenziare la muscolatura. Dopo questa lunga premessa con alcuni utili consigli, il sottoscritto passa al vero argomento di questo mio scritto…..All’insegna della competizione agonistica in un mese come questo di gennaio denso d’appuntamenti importanti, come quello di domenica 22 con lo svolgersi della 29° Classica della Madonnina di Modena. Una Manifestazione Nazionale a “Circuito” di Km. 12,400, una Camminata del Podismo Modenese da sempre considerata una gran festa, con una notevole affluenza di atleti provenienti da tutta la Regione. La Polisportiva Quartiere Madonnina ha allestito con particolare attenzione questa giornata all’insegna dello Sport. La Manifestazione prevedeva la partenza alle ore 9. 00 delle Camminate non competitive con circa duemila appassionati pronti ad affrontare i tre percorsi di 12,2 /7/ 3 Km.. Finalmente alle ore 10,15 occhi puntati sulla kermesse della giornata. Numerose le categorie premiate suddivise per età, per una gara agonistica ricavata in un circuito chiuso al traffico che è diventata una garanzia di successo. Ben 380 gli agonisti alla partenza, schizzati via dal Centro Sportivo situato in Via Amundsen, dopo l’assordante sparo di pistola dato dai giudici di gara, il colorato serpentone di atleti si dirigeva nella vicina periferia, con la mente occupata già a come affrontare l’ ultimo chilometro in vista del traguardo. Al termine della gara vincitore assoluto l’atleta Ottavio Adriano in 37’10” (Fiamme Oro) davanti a Liberato Pellecchia in 37’54” (Aeronautica Militare) e a Hamid El Mouaziz in 37’56” (Pace Self Atletica). Senza storia in campo femminile per Gloria Marconi in 42’24” (Prosport 60) che vince davanti alla Deborah Tomolo in 42’26” (C.Forestale Stato). Terza la simpatica Rosita Rota Gelpi in 43’25” (C.Forestale Stato). Per il sottoscritto, ancora in fase di rodaggio (atleticamente parlando) e indietro nella preparazione invernale, si deve accontentare di un crono (56’17”) molto inferiore alle mie possibilità. Unica consolazione……..Ho preso solo 20 secondi dall’unico compagno presente del mio Team G.S. Pasta Granarolo, Roberto Girotti in 55’57” (Classe 1962) chiudeva la gara. Bravo Robby !
